In the last decades of the twentieth century, Rome has become a large and chaotic metropolis, formed of chaotic unplanned districts and suburban neighborhoods, arranged along the Grande Raccordo Anulare, an urban beltway disconnected from the public transport infrastructure where using a car is mandatory. In the “City of the Grande Raccordo Anulare” the shopping centres, which seem to be in crisis everywhere else, are extremely popular, because they offer services, places of aggregation and leisure that either do not exist or are unaffordable to the more humble segments of the population. Only in these places of consumption, in fact, is it possible to find cinemas, shops, restaurants, arenas for concerts and outdoor film festivals, public spaces for events and informal markets, playgrounds for children and so on, as well as meeting points to encourage social interaction. The shopping centres around the G.R.A thus became a paradigm for the lifestyle of the new citizens of the Roman metropolis: they no longer flock to the spaces in the historic city centre, but find creative use for the boundless territory of the suburbs as a boundless playground, in which the shopping centres are – and unfortu-nately will be for many years – the most important centres of socialization.

Negli ultimi decenni del Novecento Roma è passata da una condizione di piccola città europea moderna a quella di grossa metropoli mediterranea contemporanea, con uno processo schizofrenico di giustapposizioni di parti incoerenti e non pianificate al corpo storico della città. Un fenomeno che ha prodotto una galassia pulviscolare di costruito senza più alcuna qualità e forma progettata, completamente scollegata dalle grosse infrastrutture della mobilità pubblica. Questo agglomerato urbano incoerente è costituito dalle assurde ma poetiche megastrutture dei vari Piani di Zona d’iniziativa pubblica, dai comprensori esclusivi di ville e villette di lusso dispersi nella campagna romana, dalle recenti lottizzazioni speculative private, sfornite di qualsiasi qualità urbana, e dai quartieri informali di casette abusive, parzialmente “sanati” nelle Zone O e nei Toponimi dei vari piani regolatori. L’urbanistica degli ultimi vent’anni non ha contrastato questo evidente processo di disgregazione del tessuto romano, ma, semmai, lo ha facilitato attraverso politiche assurde, ben rappresentate dal PRG del 2008. Il piano vigente, infatti, è stato imperniato sulla politica delle cosiddette Centralità, che subito si sono rivelate come una vera e propria capitolazione degli urbanisti e delle istituzioni pubbliche alla feroce, delirante e tut-tavia competitiva visione neoliberista del mercato, volta a spargere sul territorio una serie di “centri del con-sumo” al servizio di quella “meravigliosa” città mediterranea, non progettata, informale e spesso abusiva che si è sviluppata intorno all’infrastruttura autostradale del Grande Raccordo Anulare

I “meravigliosi” mall della città mediterranea del Grande Raccordo Anulare / Lanzetta, Alessandro. - In: TRASPORTI & CULTURA. - ISSN 1971-6524. - 51(2018), pp. 32-37.

I “meravigliosi” mall della città mediterranea del Grande Raccordo Anulare

Alessandro Lanzetta
2018

Abstract

In the last decades of the twentieth century, Rome has become a large and chaotic metropolis, formed of chaotic unplanned districts and suburban neighborhoods, arranged along the Grande Raccordo Anulare, an urban beltway disconnected from the public transport infrastructure where using a car is mandatory. In the “City of the Grande Raccordo Anulare” the shopping centres, which seem to be in crisis everywhere else, are extremely popular, because they offer services, places of aggregation and leisure that either do not exist or are unaffordable to the more humble segments of the population. Only in these places of consumption, in fact, is it possible to find cinemas, shops, restaurants, arenas for concerts and outdoor film festivals, public spaces for events and informal markets, playgrounds for children and so on, as well as meeting points to encourage social interaction. The shopping centres around the G.R.A thus became a paradigm for the lifestyle of the new citizens of the Roman metropolis: they no longer flock to the spaces in the historic city centre, but find creative use for the boundless territory of the suburbs as a boundless playground, in which the shopping centres are – and unfortu-nately will be for many years – the most important centres of socialization.
2018
Negli ultimi decenni del Novecento Roma è passata da una condizione di piccola città europea moderna a quella di grossa metropoli mediterranea contemporanea, con uno processo schizofrenico di giustapposizioni di parti incoerenti e non pianificate al corpo storico della città. Un fenomeno che ha prodotto una galassia pulviscolare di costruito senza più alcuna qualità e forma progettata, completamente scollegata dalle grosse infrastrutture della mobilità pubblica. Questo agglomerato urbano incoerente è costituito dalle assurde ma poetiche megastrutture dei vari Piani di Zona d’iniziativa pubblica, dai comprensori esclusivi di ville e villette di lusso dispersi nella campagna romana, dalle recenti lottizzazioni speculative private, sfornite di qualsiasi qualità urbana, e dai quartieri informali di casette abusive, parzialmente “sanati” nelle Zone O e nei Toponimi dei vari piani regolatori. L’urbanistica degli ultimi vent’anni non ha contrastato questo evidente processo di disgregazione del tessuto romano, ma, semmai, lo ha facilitato attraverso politiche assurde, ben rappresentate dal PRG del 2008. Il piano vigente, infatti, è stato imperniato sulla politica delle cosiddette Centralità, che subito si sono rivelate come una vera e propria capitolazione degli urbanisti e delle istituzioni pubbliche alla feroce, delirante e tut-tavia competitiva visione neoliberista del mercato, volta a spargere sul territorio una serie di “centri del con-sumo” al servizio di quella “meravigliosa” città mediterranea, non progettata, informale e spesso abusiva che si è sviluppata intorno all’infrastruttura autostradale del Grande Raccordo Anulare
Roma; GRA; centri commerciali
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I “meravigliosi” mall della città mediterranea del Grande Raccordo Anulare / Lanzetta, Alessandro. - In: TRASPORTI & CULTURA. - ISSN 1971-6524. - 51(2018), pp. 32-37.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1329285
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